Domenica

Non c'era nessuno, tranne noi. Quando siamo entrati, si sentiva soltanto il rumore della ghiaia sotto i nostri passi. E' buffo, in certe giornate obbligate trovi chiunque, ti accalchi, sei costretto a sorridere diplomaticamente anche se non ne hai voglia. Poi fa freddo, rabbuia presto, e sei triste.
Ieri, invece, c'era un'aria nuova, diversa, e tanto silenzio. Così abbiamo alzato lo sguardo e le ho detto, con le lacrime in tasca come spesso mi capita in questi mesi:
"Ciao nonna. Siamo venuti a trovarti perchè ho una cosa bella da dirti: aspetto un bimbo. Vorrei tanto che fosse una bimba, e mi piacerebbe poterla chiamare come te, che mi hai fatta crescere. Vegliami, perchè tutto fili liscio. Ti voglio bene."
Ho passato i successivi dieci minuti a tracciare un sommario albero genealogico mentre mio figlio mi indicava i nomi degli avi. Poi, siamo usciti dal cimitero, e ci siamo fermati a prendere il gelato.

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